La proposta, al momento, ha sedotto molto più la stampa che non gli amministratori della Ville de Paris, che pure ai temi dell’innovazione e dell’ecologia stanno dimostrando da tempo una certa sensibilità (leggi alla voce Tour Triangle e Tours Duo). Ecco perché, in fondo, ad oggi non si può parlare che di una semplice per quanto significativa suggestione.
Eppure il progetto di una funivia ultramoderna in grado di collegare le stazioni Gare d’Austerlitz e Gare de Lyon, malgrado sia partito in sordina, promette sulla carta di rivoluzionare davvero l’immagine di Parigi oltre che semplificare la vita ai milioni di turisti che ogni giorno raggiungono la capitale francese. Ne sa qualcosa chi si è già trovato nella condizione di dover raggiungere uno di questi due scali, tra i più importanti e trafficati di Parigi, munito di bagaglio: per farvela breve, un incubo.
In metro, bus o a piedi, le poche centinaia di metri che separano gli scali del centro di Parigi sono sempre state – e saranno – un autentico calvario. A meno che anche l’amministrazione parigina non si lasci sedurre dalla portata dell’opera che ha già conquistato molte metropoli del mondo, come Medellin, Barcellona o ancora Rio.
Certo è che ancora prima di cominciare, il dibattito è già aperto: che impatto avrà una funivia – che di fatto attraverserà anche un tratto di Senna – sull’immagine della Parigi “città-museo”? Senza avere bisogno della palla di vetro, è facile dire che l’impatto non sarà di quelli . Ma stavolta la bontà delle ragioni di un progetto di trasporto pubblico che garantisce spostamenti silenziosi, economici e a basso impatto ecologico potrebbe senza dubbio avere la meglio.