Un ritorno al passato, un viaggio a ritroso nel tempo fino alla Parigi del 1920. E’ quello reso possibile dal ritrovamento, una manciata di settimane fa, di un documentario inedito che mostra com’era la vita nella Capitale francese nella prima metà del Novecento. La risposta? Facile: una meraviglia.
Il filmato, di una qualità straordinaria considerati i mezzi coi quali è stato girato all’epoca e alle quasi 100 primavere alle spalle, mostra in maniera nitida tutti i luoghi simbolo della Ville Lumiére. Ma, cosa ancora più interessante, accende delicatamente i riflettori sugli stili, le abitudini, e i riti sociali praticati a Parigi dalla borghesia e dalla “fauna umana” che in quegli anni era solita frequentare le vie e le piazze più prestigiose della capitale francese. Negli oltre dodici minuti di montaggio, il documentario mostra infatti le vere attrazioni della “nuova capitale” d’Europa (la rivoluzione Hausmanniana, all’epoca, aveva poco più di trent’anni) e il lascito delle due importanti esposizioni universali vissute da Parigi nel 1889 (anno in cui fu consegnata alla città la Tour Eiffel) e nel 1900 (con la realizzazione del Ponte Alessandro III e del Grand Palais e Petit Palais).
Si tratta tuttavia di un ritrovamento di portata storica, perché non solo permette dunque di capire i reali progressi artistici e architettonici compiuti da Parigi (considerata in quegli anni il centro dell’umanità occidentale, ndr) ma anche, anzi soprattutto, permette di comprendere come i suoi abitanti amavano vivere il centro, quali erano i loro luoghi di ritrovo, quali i divertimenti di allora e, grazie a questi elementi, poter stilare dunque una specie di comparazione su due generazioni di parigini distanti quasi cento anni l’una dall’altra.
Lasciando alla sensibilità di ognuno il proprio personalissimo raffronto, è impossibile tuttavia non notare da subito nel video gli elementi di grande comunione tra la Parigi (e i parigini) di allora e quella(i) di oggi. Tanto per cominciare, il traffico. Per la quasi totalità del video, una quantità impressionante di vetture, pullman, tram e qualche carrozza, senza contare i pedoni (per la più parte indisciplinati o solo incoscienti) affollano le riprese fatte praticamente nel cuore della Ville Lumière.
Impossibile non notare inoltre quanto inalterata sia rimasta, in quasi cent’anni, l’abitudine dei parigini di godere delle giornate di sole prendendo un caffè o mangiando uno spuntino in una delle infinite terrazze dei caratteristici café parigini. In ultimo, quanto Parigi già all’epoca potesse fregiarsi del titolo di città più romantica del mondo. Non ci credete..?..
Andate al minuto 7:20 e gustatevi i secondi che seguono. E poi non dite che non avevamo ragione.