giovedì, Novembre 21

Molière , vita e opere di un grande parigino

Jean-Baptiste Poquelin nome d’arte Molière, fu un grande drammaturgo e attore teatrale francese. E’ uno degli scrittori di teatro più importanti e famosi di tutti i tempi, che ha saputo creare dei veri e propri capolavori comici, dimostrando nello stesso tempo gli aspetti nevrotici e malati dell’essere umano.

Molière nasce a Parigi il 15 gennaio 1622 da una agiata famiglia borghese. Suo padre artigiano e valletto del re, volle che il figlio crescesse con un’educazione umanistica di buon livello, quindi lo iscrisse al Collegio gesuita di Clermont. In questo Collegio Molière studia il latino, la filosofia ed impara ad avere un’ottima padronanza della retorica.
Nel 1641 completa gli studi di diritto, e diventa avvocato.
Nel 1643 dopo diversi contrasti con il padre, davanti ad un notaio rinuncia alla carica ereditaria di tappezziere del re e abbandona la casa paterna per dedicarsi completamente al teatro.
Da questo momento in poi lascia il suo vero nome, prendendo il nome Molière.
Conosce degli attori, i fratelli Joseph, Geneviève e Madeleine Béjart e decidono insieme di fondare “L’Illustre Thèatre”. Dopo 2 anni circa di fallimenti a Parigi, (Molière va anche in prigione per debiti), decidono di diventare una compagnia teatrale nomade, sopravvivendo facendo degli spettacoli nelle città e nei piccoli paesi di tutta la Francia. Madeleine attrice principale, inoltre diventa anche l’amante di Molière.
Molière inizia a scrivere i primi testi teatrali, piccole farse in un atto, commedie comiche, tutte pensate esclusivamente per la sua compagnia.
Nel 1658 Molière con tutta la compagnia decidono di ritornare a Parigi.
Arrivati a Parigi dividono a giorni alterni con la compagnia di Commedia dell’Arte italiana, guidata da Tiberio Fiorilli creatore della maschera Scaramouche, la grande sala dell’Hotel du Petit Bouborbon. L’Avversaria compagnia di Fiorilli inizia ad insinuare che la compagnia di Molière sia di basso livello, fatta solo da piccole gag e scherzi.
Quindi Molière ed i suoi compagni decidono di spostarsi nella sala del Palais Royal, dove rimarranno stabilmente.
Finalmente per la compagnia di Molière arrivano i primi successi, grazie al re Luigi XIV.
Infatti il giovane re il 24 ottobre 1658 assiste ad uno spettacolo della compagnia di Molière “Il dottore amoroso” e ne rimase talmente entusiasta che iniziò a prendere le loro difese, contro le critiche dei moralisti e dei tradizionalisti.
Sempre in questo periodo Molière inizia a scrivere le sue prime commedie (divenute famose in tutto il mondo), quali “La scuola delle mogli”; “Georges Dandin”, “Le preziose ridicole” e “Il misantropo”.
Le sue commedie sono piene di straordinari intrecci e di caratteri, le battute diventano dei proverbi e molte trovate sono rubate da altri attori ed imitate.
Grazie alle trame perfette, alla forza dei personaggi, alla satira intelligente, Molière diventa nella letteratura europea la perfezione assoluta del genere della commedia. Ma tutte le sue commedie anche quelle più divertenti, sono sempre immerse di un umore nero dove si mette a fuoco l’aspetto nevrotico e malato dell’essere umano.
La sua grande capacità di prendere in giro le abitudini e le mode dell’alta nobiltà, attira disprezzi sempre più forti e più violenti. Infatti nelle sue commedie critica tutta la classe sociale, lasciandone però fuori re Luigi XIV.
Nel 1662 Molière sposa Armande, una ragazza vent’anni più giovane di lui e sorella della sua ex amante Madeleine.
Iniziano a circolare sempre più frequenti dei forti attacchi alle sue commedie, alla sua arte e soprattutto alla sua vita privata. Infatti corrono voci che abbia un amore omosessuale con il suo attore Michel Baron, che sua moglie Armande lo tradisca e che addirittura non sia la sorella della sua ex amante, ma sua figlia e quindi figlia dello stesso Molière.
Nel 1664 decide di far vedere a Luigi XIV in anteprima, la versione più corta di quella definitiva della commedia “Tartufo”, molto scandalosa per quei tempi. Finita la rappresentazione il re ha una reazione violenta, infatti ne proibisce la rappresentazione. Molière allora decide di iniziare una battaglia in difesa della sua commedia, ma avendo tutto il clero francese contro, solo dopo 5 anni riesce a vincere. Nel frattempo scrive il “Don Giovanni”.
Tutti questi 5 anni di attacchi contro di lui, sono per Molière anni di disperazione e di malattia, sia nel corpo e sia nell’anima. Diventa geloso in una maniera morbosa, si ammala e perde anche le simpatie del re.
Nel 1673 Molière scrive “Il malato Immaginario”, una commedia che attacca tutti i medici e che diventerà una delle sue opere maggiormente conosciute.
Il 17 febbraio 1673 mentre recita la parte di Argan nel “Il malato Immaginario”, Molière ha un malore. Viene quindi portato a casa, ma dopo poche ore muore.
In quei tempi purtroppo Molière essendo un attore non può avere una sepoltura religiosa, solo grazie alle pressioni della moglie viene seppellito in un cimitero, ma senza nessuna cerimonia in chiesa.
Oggi la sua tomba si trova al cimitero di Père-Lachaise, vicino a quella di Jean de La Fontaine.
Molière può essere considerato il percussore del rinnovamento teatrale che inizierà ad esprimersi con Carlo Goldoni solo un secolo più avanti.
Dario Fo indicherà Molière come suo modello e maestro.

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