Tutto merito degli oltre centoventi illustratori messi insieme dalla prestigiosa galleria d’arte Sakura, ai quali è toccato il compito – non certo semplicissimo – di “normalizzare” i miti di generazioni di ragazzi in tutto il mondo. E il risultato di questo lavoro è davvero impressionante. Oltre che totalmente riuscito.
Perché passeggiando tra le sale di questa suggestiva galleria d’arte parigina, può infatti capitarvi di imbattervi in un Super Mario Bros concentratissimo mentre, rasoio alla mano, si aggiusta l’iconico baffo dal retrogusto vagamente italico.
Per non parlare poi del “povero” Mastrolindo. Immortalato nell’unico momento di pausa in cui lo potremmo mai immaginare, quello del pranzo, per una singolare legge del contrappasso è lì che impreca per via di una macchia di ketchup sfuggita dal suo hamburger e piombata sulla sua sempre immacolata t-shirt bianca.
Ma sono solo alcuni degli esempi di quello che si può vedere alla Sakura. Promotrice di questa singolare esposizione a cui va senza dubbio riconosciuto il merito di farci sentire tutti un po’ più normali. O, se preferite, un tantino più eroi. Proprio come diceva Goodman.