Parigi si prepara alla COP21: massima allerta negli aeroporti e sicurezza triplicata in centro città. Dal 30 novembre all’11 dicembre Parigi ospiterà la 21esima edizione della Conferenza internazionale sul clima, un appuntamento attesissimo che richiamerà nella capitale francese i rappresentati di stato e di governo di quasi tutto il pianeta.
Una conferenza attesa dal governo francese per diverse ragioni: da un lato perché offre a Parigi e alla Francia in generale l’occasione di mostrare davanti al mondo intero di essere all’altezza del compito che questa COP21 si prefigge, ovvero mettere in cantiere una serie di misure di respiro internazionale tese a ridurre il riscaldamento terrestre di ben 2 gradi; e dall’altro perché essere in grado di gestire una macchina organizzativa così complessa, per di più in un momento di grandi tensioni belliche e col rischio attentati dietro l’angolo, farebbe guadagnare una serie di preziosi “punti immagine” buoni per Parigi da giocarsi sul tavolo dell’altra grande sfida in prospettiva: le Olimpiadi del 2024 che la Ville Lumière si contende, tra gli altri, con avversarsi del calibro di Roma.
Per questo, proprio venerdì mattina il ministro dell’interno francese, in una lunga intervista alla radio, parlando del lavoro del governo nell’ambito dell’organizzazione della COP21, ha diffuso una serie di misure di sicurezza che saranno adottate nei giorni immediatamente antecedenti la Conferenza internazionale sul Clima e che riguardano in particolar modo gli ingressi nella Capitale francese al fine di aumentare la sicurezza nel centro a Parigi.
In particolare, saranno rafforzati i poteri delle dogane, sia quelle aeroportuali che quelle navali e terreste, ci saranno controlli molto più scrupolosi per chi desidera entrare sul territorio parigino nei giorni della COP21, e saranno intensificate le postazioni di sicurezza all’interno del reticolato urbano.
In quelle date, infatti, Parigi vivrà già i fasti commerciali del clima natalizio, e questo richiama come sempre grandi flussi turistici da ogni angolo del pianeta. A questi, vanno poi aggiunti i turisti che invece scelgono Parigi senza una particolare ragione, ma che contribuiscono a fare della Ville Lumière una delle città a maggiore potenziale di pericolosità.
Una ragione per stare alla larga da Parigi nelle quasi due settimane della COP21? Nient’affatto, al contrario. Le misure annunciate venerdì mattina, sebbene possano rischiare di creare qualche minuto di attesa in più rispetto alle normali procedure di ingresso nella Ville Lumiére, promettono di aumentare i livelli di sicurezza nella Capitale francese in maniera esponenziale, e di rendere Parigi una specie di “bunker“, al riparo da attacchi e tensioni di qualsiasi genere.