Otto progetti, tanti quanti le stazioni “fantasma” da riconvertire. Niente male per una città che conta già sedici linee di metropolitana. Ma stavolta non è delle quattordici attive che vogliamo occuparci, quanto piuttosto delle inattive. Già perché, a quanto pare, le elezioni dipartimentali che si sono tenute questo fine settimana a Parigi, anticamera delle amministrative del prossimo anno, hanno risvegliato l’interesse di molti partiti e candidati parigini, di destra come di sinistra.
Champ de Mars, Arsenal, Porte Molitor, Haxo, Croce Rossa, Porte des Lilas, Saint Martin e Martin Nadaud: queste le otto fermate chiuse da decenni al pubblico e utilizzate, in qualche caso, al massimo per delle riprese televisive. Ebbene, questo progetto, messo nero su bianco da uno studio di architettura francese, prevede in soldoni una riconversione totale di questi luoghi che dia loro una nuova vita al servizio, appunto, della popolazione parigina.
Bocciando infatti sul nascere la pure apprezzata iniziativa di questa società, la RATP, visto lo stato delle casse dell’azienda, ha spiegato infatti che difficilmente questi progetti potranno passare dal rendering ai cantieri veri e propri. O, se preferite, dal sogno di qualche candidato in cerca di sensazionalismi, alla realtà.