Dimenticate il Centre Pompidou. Il cuore di Parigi. I nomi altisonanti. Per scoprire la vera arte contemporanea, a Parigi, bisogna prendere la direzione della periferia. Incredibile a dirsi, ma da anni la capitale francese vanta un’offerta straordinariamente ricca in questo senso, e tutta (o quasi) arriva dalla banlieue.
Troppo spesso associata all’immagine di degrado tipica del sobborgo, la periferia parigina rappresenta da anni una terra di conquista per giovani generazioni di artisti. Un po’ come avveniva secoli fa con quartieri come Montmartre o Montparnasse, da sempre economici rifugi periferici per squattrinate legioni di talenti, che prima della rivoluzione hausmanniana erano soliti vivere fuori dal cuore della Ville Lumiere per permettersi una dimora soddisfacente senza allontanarsi troppo dal centro. Più o meno quello che accade, appunto, anche oggi.
Un fermento che ha lentamente – ma neanche troppo – cominciato a produrre filoni culturali molto interessanti, sfociati nella creazione – grazie anche a politiche culturali adeguate – di spazi dedicati alla creazione artistica: atelier, case per artisti, laboratori sociali, oltre, naturalmente, a vere e proprie gallerie pubbliche e private. Alcune delle quali, col tempo, hanno assunto una rilevanza che ha valicato presto i confini nazionali fino ad imporsi a livello mondiale.
E’ il caso questo sicuramente del MAC/VAL, museo d’arte contemporanea della Val de Marne, a Vitry sur Seine (sud di Parigi). A venti minuti di metro dal centro, questo museo è diventato nel tempo il simbolo del dinamismo culturale di una periferia sempre più emancipata dall’influenza parigina. Le sue collezioni, apprezzate in tutto il mondo e in continuo aggiornamento, offrono uno spaccato dell’arte francese dal Cinquanta ai giorni nostri.
Una programmazione innovativa e ibrida è invece quella offerta dal MAC (Maison des arts de Creteil), a sud est della capitale francese, mezz’ora dal centro di Parigi. Uno spazio che ospita artisti da ogni angolo del mondo e in cui teatro, arte figurativa, danza, musica e perfino arti plastiche di fondono dando vita a collezioni molto interessanti.
Per chiudere questo tour dell’arte contemporanea che fa della periferia di Parigi una delle periferie più interessanti per una grande metropoli, vale la mena menzionare “La Maréchalerie” (foto in copertina). Situata alle spalle del castello di Versailles (dunque facilmemte raggiungibile nell’ottica di una visita alla reggia e ai giardini dell’anziana residenza del re Sole), questo spazio, conosciuto in tutto il mondo, oggi accoglie uno dei centri d’arte contemporanea più celebri di Parigi. E dista appena mezz’ora di metro dal cuore pulsante della ville lumière.