Se è vero che l’odio può manifestarsi in una sola sanguinosa notte di metà novembre e lasciare cicatrici profondissime sulla storia e la cultura di questo paese, è altrettanto vero che la tolleranza si costruisce giorno dopo giorno. Per questo motivo il collettivo Coexister, l’associazione umanitaria che opera a Parigi con l’obiettivo di facilitare la coesistenza tra le tre principali religioni monoteiste presenti nella Capitale francese, ha deciso di dare avvio col nuovo anno ad una serie di iniziative che hanno per scopo quello di dimostrare che una convivenza pacifica di queste tre professioni nel territorio parigino non solo è auspicabile, ma è perfino possibile. E più vicina di quanto si immagini.
Un ciclo di incontri che interesserà i maggiori luoghi di culto della Ville Lumière, tra cui chiese, moschee e sinagoghe, e che avrà avvio questo sabato, 9 gennaio, con una giornata di “porte aperte” di tutte le moschee parigine.
E allora quale occasione migliore per visitare la Grande Moschea di Parigi, magari all’interno di un fine settimana nella Ville Lumière. Un luogo che, al di là della propria fede, merita di essere visto almeno una volta nella vita per l’importanza artistica e culturale che rappresenta per Parigi. Un simbolo dell’architettura arabo-andalusa, questo è a tutti gli effetti l’edificio che si presenterà agli occhi di chi avrà la fortuna o il piacere di approfittare di questa grande occasione di scambio culturale.