Partiamo da un presupposto: chi si annoia a Parigi ha problemi molto più importanti da risolvere. Ok, fatta questa premessa, possiamo cominciare a dirvi perché, stavolta, vorremmo cambiare per un attimo obiettivo e raccontarvi di come si sta bene, da queste parti, anche senza fare – ehm – niente. Che poi niente non è se, per come lo intendiamo noi, niente vuol dire anche solo camminare e rilassarsi. E allora quali giorni migliori se non quelli che questa primavera travestita d’estate sta regalando alla Ville Lumière per concedersi una di quelle meravigliose camminate senza altri scopi che non distendersi e pensare soltanto a se stessi?
Anche se sarete a Parigi giusto per un fine settimana, vale la pena perdersi nelle suggestive e infinite traverse e vie di questo luogo (la cui storia e cultura potrete trovare qui, se avete voglia di capire perché si chiama così e cosa ospita oggi), e ritrovarsi immersi in rue Francs Bourgeois, rue des Rosiers, Bourg-Tibourg. Nel Marais parchi, giardini, piccole strade pedonali e luoghi nascosti sono ad ogni angolo. Così camminare sembra passeggiare nel tempo, attraversando i secoli e le epoche.
La passeggiata degna di questo nome secondo noi inizia dopo un bel pranzo al mercato Enfants Rouges. Poi al Museo degli Archivi Nazionali, in rue Charlot: qui ci sono i caratteristici alberghi Rohan e Soubise, sontuosi palazzi immersi nel verde dei loro giardini. Poco distante, circondata da edifici alti di mattoni rossi e tetti in ardesia blu, spunta Place des Vosges, uno dei “gioielli” più antichi di Parigi. Qui vale la pena sostare qualche istante e lasciarsi andare nei corridoi in cui si mescolano spettatori, turisti, musicisti, artisti e semplici parigini.
Giusto il tempo di godersi un po’ l’atmosfera e cominciare a decidere dove fermarsi per cena. Noi proponiamo Chez Gladines, ristorante franco-basco dove mangiare dei piatti non troppo ricercati ma gustosissimi ad un eccellente rapporto qualità prezzo. Poi fate voi.