giovedì, Novembre 21
Una coppia celebra l’amore proprio sotto il Muro dei Ti amo

E’ un viaggio alla scoperta del “Muro dei Ti amo”, di quell’inno all’amore nel cuore di Montmartre, quello che vi proponiamo oggi. Un modo per scoprire l’anima di un quartiere-simbolo di Parigi, attraverso un’opera d’arte che ne riassume, in un colpo solo, storia e al tempo stesso vocazione artistica.

Perché il Muro dei Ti amo può essere considerata a tutti gli effetti una eredità di quel periodo della storia parigina nel quale la Ville Lumière, e in particolare questo suo quartiere all’epoca ancora periferico – e quindi abbordabile per via dei bassi costi degli affitti – era a tutti gli effetti l’ombelico del mondo culturale internazionale dell’epoca. E’ qui, infatti, che pittori, scrittori, poeti, pensatori, musicisti e artisti di ogni genere e provenienti da ogni angolo della Terra si stabilivano in pianta stabile in cerca della giusta occasione. Ecco perché, a distanza di secoli, questo quartiere conserva ancora oggi tracce indelebili del passaggio della più grande ondata di cultura vissuta in Europa da dopo il Rinascimento. E il Muro dei Ti amo è, appunto, uno dei simboli – microscopico ma significativo – di questo enorme flusso d’arte e bellezza che ha fatto di Parigi la capitale mondiale della cultura per oltre due secoli. Un monumento all’amore e alla storia di questo straordinario quartiere, simbolo indiscusso della città più romantica del mondo.

Un particolare da molto vicino della composizione dell’opera dedicata al più nobile dei sentimenti

Da sempre tappa obbligata delle passeggiate che le nostre guide italiane a Parigi propongono a chi ama scoprire il volto autentico – accanto a quello turistico – della Ville Lumière, il Muro dei Ti amo è situato infatti in una zona piuttosto strategica di Montmartre, ovvero alle spalle della fermata della metro Abbesses, esattamente a metà strada tra la Cattedrale del Sacro Cuore e il quartiere a luci rosse di Pigalle. In questo piccolo angolo d’amore trova dunque riparo, in una piazzetta ben custodita ed esattamente al centro tra i sacro e il profano, una delle perle del romanticismo a la française.

Una storia, quella del Muro dei Ti amo, che aggiunge poesia alla poesia di un’opera eletta di diritto a simbolo dell’unione eterna da tutti gli innamorati parigini e di tutti quelli in vacanza nella capitale francese. Eretto nel piccolo giardino dello spiazzo Jehan Rictus, in piazza des Abbesses e immaginato da Frédéric Baron et Claire Kito, se il Muro dei Ti amo è diventato negli anni un luogo imperdibile per chi fa tappa a Montmartre lo si deve solo grazie all’intuizione dello stesso Baron che, in un momento particolarmente ispirato della sua esistenza, ha chiesto a molti dei suoi amici artisti in transito nella capitale francese di esprimere il più nobile dei sentimenti, ciascuno attraverso la propria lingua o un dialetto che conosceva bene. Un successo tale che, ad oggi, l’opera conta ben 311 declinazioni della parola Ti amo (o affini, ad esempio in italiano è possibile trovare anche “ti voglio bene”), ovvero più o meno tutti gli idiomi dei 192 stati membri dell’Onu. Disposti su un’istallazione composta da 612 piastrelle blu, grandi 21x29cm, tutti i ”Ti Amo” del mondo sono riportati in bianco.

Anche in bianco e nero il Muro dei Ti amo resta un’opera ad alto tasso di romanticismo

In un mondo marchiato dalla violenza, dominato dall’individualismo, i muri, come le frontiere, hanno generalmente per funzione di dividere, di separare i popoli, di proteggersi dall’altro. Il Muro dei Ti amo è, al contrario, un tratto d’unione, un luogo di riconciliazione, uno specchio che riflette una immagine d’amore e di pace”, queste le parole con cui l’artista e padre del Muro dei Ti amo ha voluto inaugurare l’opera. E non ci sembra il caso di aggiungere altro.

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