giovedì, Novembre 21
La Fan Zone ai piedi della Tour Eiffel

Guida di Parigi in breve

Una guida rapida per prepararsi a Parigi.
E’ quella che proponiamo oggi a tutti coloro che  hanno deciso all’ultimo minuto di concedersi qualche giorno di puro relax nella città più incredibile d’Europa, superando le paure per il Covid e cavalcando, finalmente l’ onda della ripresa.

E se di ragioni per scoprire Parigi ve ne abbiamo già date a sufficienza solo qualche giorno fa, quello che vogliamo fare stavolta è proprio offrirvi, grazie al supporto delle nostre guide italiane a Parigi, quelle tre, quattro informazioni utili sulla città per non farsi trovare impreparati una volta “sbarcati” da queste parti.

La Senna, vista da Notre Dame de Paris

Partiamo quindi da un presupposto: un po’ perché non volete perdere l’opportunità di seguire qualche match dell’Europeo nel maxischermo della immensa Fan Zone allestita in Champ de Mars, proprio ai piedi della Tour Eiffel, un po’ perché una parte del vostro tempo lo vorrete spendere per rilassarvi e non certo per stressarvi alla scoperta di una città che richiederebbe molta più disponibilità di tempo di quella che avete deciso di concedervi, questa guida rapida per prepararsi a Parigi contiene quindi un mix di spunti interessanti attraverso i quali scoprire la città, e non, necessariamente, i suoi monumenti simbolo. Diciamo che quelli li diamo per scontati.

Per prima cosa, dunque, una volta arrivati a Parigi, non dimenticate che questa città è un vero e proprio museo a cielo aperto. Per questo, oltre ai vari Louvre, Musée d’Orsay, Orangerie, Boubourg e via di seguito, non vi sarà difficile scovare delle vere e proprie opere d’arte in pieno centro cittadino.

Uno dei tanti “messaggi nascosti” nella capitale francese

Qualcosa che, potete giurarci, vi lascerà piacevolmente stupiti. Come imbattervi, per esempio, in uno dei tanti messaggi nascosti che Parigi nasconde al suo interno. Alcuni di valore storico, altri puramente simbolico, sono infatti moltissimi i segnali che arrivano dal passato ma le cui tracce sono ancora evidenti e, ormai, permeate, nella cultura contemporanea di questa folle capitale europea

Che come ogni grande capitale europea che si rispetti, è attraversata infatti da un fiume. Nel caso di Parigi, la Senna è però molto più che un semplice corso d’acqua che attraversa la città. A lei sono legate tantissime storie oltre che la bellezza di questo posto. Ma non è tutto. Perché a Parigi, la Senna, è anche l’occasione per scoprire due lati che la riguardano molto da vicino: vale a dire lo spettacolo incredibile dei ponti che l’attraversano, e le due isole, così cariche di storia e monumenti, che, di fatto, la tagliano completamente in due all’altezza del quartiere latino.

La Sainte Chapelle, che si trova sull’Île de la Cité

Un corso d’acqua che, sempre nell’ottica di risparmiare tempo, potrebbe inoltre suggerirvi di dividere la vostra idea di vacanza a parigini in “Rive Droite” e “Rive Gauche”. Un modo utile anche per capire quale delle due sponde della Senna, alla fine, vi rappresentano di più. Se quella bohémien della rive droite o quella più bourgeoise della rive gauche.

Ma state certi che dopo tutto queste peregrinare, in un momento preciso ma imprecisato della giornata, vi arriverà una fame enorme. Ecco, quello è il momento migliore per testare le migliori pizzerie di Parigi. Perché Parigi non è l’Australia, e di italiani che sanno fare la pizza se ne trovano anche qui.

Se poi invece è più di qualcosa di gustoso che avete voglia, e più nella cultura tipica parigina, beh, allora non possiamo non consigliarvi di scegliere una delle migliori pasticcerie di Parigi.
E, nel consigliarvene alcune, non possiamo prepararvi anche che, se da un lato è vero che da queste parti coi dolci vanno forte, è vero altrettanto che se li fanno anche pagare. Scordatevi qualsiasi paragone con l’Italia, sia economico che di gusto, ed immergetevi in questa esplosione di sapori incredibile.

Che resta poi il modo migliore, per tornare in Italia soddisfatti. Solo dopo la vittoria degli azzurri agli europei, è chiaro.

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