giovedì, Novembre 21
Una delle immagini del manifesto della mostra.

Chi ha paura delle donne fotografo? E’ questo il titolo suggestivo scelto per una mostra dal tema inedito, dall’organizzazione accattivante e in programma a Parigi fino al prossimo 25 gennaio. Suggestivo, inedito, accattivante: tre aggettivi che forse in parte già riassumono il valore di questa esposizione “doppia”, una mostra che ha l’obiettivo di accendere per la prima volta i riflettori su un aspetto singolare, vale a dire il ruolo della donna nello sviluppo dell’arte fotografica nel mondo. Badate bene, non delle fotografie scattate dalle donne nel mondo nel corso della Storia, no. Ma proprio del ruolo, inteso cioè come apporto alla crescita e allo sviluppo dello strumento, che le prime donne fotografo hanno saputo dare a questa arte, che è stato tanto, soprattutto in relazione alle incredibili difficoltà e all’ostracismo di genere che queste hanno dovuto incontrare nel corso delle epoche.

Una delle opere contenuta in questa esposizione originale e inedita.

Ecco perciò dove sta tutto il merito degli organizzatori di questa esposizione: essere riusciti a condensare il grandissimo contributo, storico e culturale, delle prime donne all’arte della fotografia.

E il risultato è sconcertante.

Una mostra, però, che dicevamo essere “doppia”, in quanto divisa in due distinte sezioni storiche: la prima, che attraversa il periodo che dal 1839 conduce fino al 1914, quindi all’alba della prima guerra mondiale, ospitata al Musée de L’Orangerie di Parigi, nella meravigliosa cornice dei Jardin des Tuilleries, e la seconda, dal 1914 al 1945, e che riflette quindi l’apporto delle donne fotografo nella fotografia ai tempi della guerra, ospitata questa presso il Musée D’Orsay, ma che vanno considerate come una sola cosa e che rappresentano un unicuum narrativo che mette davvero i brividi.

Il manifesto completo della mostra.

Facendo leva su nuovi documenti frutto di ricerche inedite come dei numerosi ritrovamenti storici fatti nel corso delle epoche, questa mostra in sintesi rielabora e dunque rivaluta lo straordinario contributo delle donne allo sviluppo di questo mezzo artistico che è la fotografia, ed è da considerarsi senza dubbio come un esperimento inedito per Parigi e per l’Europa in generale. Dove questa mostra sbarca, con questa composizione, per la prima volta dopo un passaggio non troppo esaltante in Germania.

Una tappa obbligata, a nostro avviso, per chiunque si trovi di passaggio a Parigi nei prossimi mesi.

Tutte le informazioni sulla mostra Chi ha paura delle donne fotografo? le trovate qui.

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