Per molti è uno degli ultimi quartieri parigini ad aver mantenuto “l’allure da piccolo villaggio di provincia”, una specie di baluardo a non essersi mai piegato alla commercializzazione e soprattutto a non aver venduto la propria anima al turismo. E basterebbe questo per dire della magia che regala una passeggiata nel cuore della “butte aux Cailles”, splendida collinetta del XIII° arrondissement, sud est di Parigi. Raggiungibile a piedi dalla fermata della Metro Place d’Italie, questo quartiere conserva infatti ancora oggi lo spirito incontaminato del piccolo angolo di paradiso. Non a caso richiama ogni sera centinaia di parigini giovani e meno giovani che arrivano qui da ogni angolo della capitale per sfuggire ai tentacoli oppressivi della villa lumiére.
Grazie alle vie minuscole tutte (o quasi) pavimentate a selciati, e alla straordinaria offerta di localetti tutti rigorosamente caratteristici, alla Butte aux Cailles sarà difficile non trovare l’aria della Parigi di un tempo, perdersi con la testa nei suoi vicoli, fantasticare su quali avvenimenti possono aver avuto per teatro proprio quei luoghi e sentirsi fortunati per essere in quel momento lì e vivere quello spirito di un tempo che non c’è più. Al termine di una giornata trascorsa a Parigi, a nostro avviso la Butte aux Cailles è quello che ci vuole per distendere un po’ i pensieri e concedersi davvero una serata à la française.
Ma come ogni quartiere che si rispetti, anche la Butte aux Cailles ha i suoi due, tre gioiellini nascosti. Che a nostro avviso valgono da soli, per così dire, il prezzo del biglietto. Tanto per cominciare le vie: per entrare subito nel clima fantastico della “Butte”, basterebbe percorrere rue Alphand, o il passage Barrault o ancora il passage Sigaud, tre porte di accesso alla collina che incantano ad ogni passo.
Una volta entrati si porrà il problema di dove trscorrere qualche ora, magari davanti ad un buon piatto e ad un eccellente bicchiere di vino. E allora la risposta non può che essere Chez Gladines, autentica istituzione franco-basca della Butte aux Cailles. E per finire, dopo i bagordi, ancora due passi, cercando di soffermarsi qualche istante al 10 di rue Daviel, dove ad attendervi ci sarà uno spicchio di alsazia rappresentato alle abitazioni della zona. Senza dimenticare che non siete mai usciti dal centro di Parigi.