martedì, Dicembre 3
Come ogni estate, un tratto della Senna viene “occupato” dalla spiaggia.

Il problema, senza stare troppo lì a girarci intorno, è che rinunciare all’anticipo d’estate che sta sicuramente facendo dalle vostre parti vi sembra davvero un peccato mortale, anche se come contropartita ci sarebbe un soggiorno nella città più bella del mondo: Parigi. Beh, sappiate che state sbagliando di grosso. Perché a partire da questo periodo della stagione, Parigi non ha davvero nulla da invidiare alle più belle spiagge italiane e europee.

D’accordo, stiamo esagerando un po’, ma non del tutto. E sapete perché? Perché a Parigi, da domani, arriva la spiaggia. Proprio così, da domani, e fino al prossimo 3 ottobre, anche la capitale francese avrà la sua personalissima, suggestiva, un tantino originale, riviera. Non ci crede, eh? Allora segnatevi questo indirizzo: 7/15 avenue Porte de la Villette (linea 7 della Metro). “LaPlage di Glazart” si chiama questo angolo di riviera parigina e quest’anno, fanno sapere dall’organizzazione, si riparte con una importante novità: Laplage 2.0, vale a dire l’apertura per tutta la notte nei fine settimana per godersi intere notti di relax con i piedi nella sabbia e sotto il cielo stellato di Parigi.

Castelli di sabbia, ombrelloni, sdraio. Così Parigi diventa una riviera.

Ecco, basterebbe questa immagine per farvi comprendere fino a che punto vale la pena lasciare il mare di casa vostra almeno un fine settimana, ma vale la pena aggiungere che per rendere l’esperienza ancora più suggestiva da queste parti hanno pensato di realizzare una serie incredibile di attrazioni. Oltre a tutto quello che potete fare quando andate abitualmente al mare dalle vostre parti (sì, comprese le bocce, anzi soprattutto le bocce, che qui sono sport nazionale), “LaPlage de Glazart” organizza concerti gratuiti, festival musicali, esposizioni e cene a tema.

Dice: e dove la mettono tutta quella gente? Che dite, basteranno 1400 metri quadri affacciati direttamente sull’acqua? D’accordo, non sarà il mare, ma stiamo sempre parlando della Senna.

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