E’ un viaggio alla scoperta del “Muro dei Ti amo”, di quell’inno all’amore nel cuore di Montmartre, quello che vi proponiamo oggi. Un modo per scoprire l’anima di un quartiere-simbolo di Parigi, attraverso un’opera d’arte che ne riassume, in un colpo solo, storia e al tempo stesso vocazione artistica.
Perché il Muro dei Ti amo può essere considerata a tutti gli effetti una eredità di quel periodo della storia parigina nel quale la Ville Lumière, e in particolare questo suo quartiere all’epoca ancora periferico – e quindi abbordabile per via dei bassi costi degli affitti – era a tutti gli effetti l’ombelico del mondo culturale internazionale dell’epoca. E’ qui, infatti, che pittori, scrittori, poeti, pensatori, musicisti e artisti di ogni genere e provenienti da ogni angolo della Terra si stabilivano in pianta stabile in cerca della giusta occasione. Ecco perché, a distanza di secoli, questo quartiere conserva ancora oggi tracce indelebili del passaggio della più grande ondata di cultura vissuta in Europa da dopo il Rinascimento. E il Muro dei Ti amo è, appunto, uno dei simboli – microscopico ma significativo – di questo enorme flusso d’arte e bellezza che ha fatto di Parigi la capitale mondiale della cultura per oltre due secoli. Un monumento all’amore e alla storia di questo straordinario quartiere, simbolo indiscusso della città più romantica del mondo.
Da sempre tappa obbligata delle passeggiate che le nostre guide italiane a Parigi propongono a chi ama scoprire il volto autentico – accanto a quello turistico – della Ville Lumière, il Muro dei Ti amo è situato infatti in una zona piuttosto strategica di Montmartre, ovvero alle spalle della fermata della metro Abbesses, esattamente a metà strada tra la Cattedrale del Sacro Cuore e il quartiere a luci rosse di Pigalle. In questo piccolo angolo d’amore trova dunque riparo, in una piazzetta ben custodita ed esattamente al centro tra i sacro e il profano, una delle perle del romanticismo a la française.
Una storia, quella del Muro dei Ti amo, che aggiunge poesia alla poesia di un’opera eletta di diritto a simbolo dell’unione eterna da tutti gli innamorati parigini e di tutti quelli in vacanza nella capitale francese. Eretto nel piccolo giardino dello spiazzo Jehan Rictus, in piazza des Abbesses e immaginato da Frédéric Baron et Claire Kito, se il Muro dei Ti amo è diventato negli anni un luogo imperdibile per chi fa tappa a Montmartre lo si deve solo grazie all’intuizione dello stesso Baron che, in un momento particolarmente ispirato della sua esistenza, ha chiesto a molti dei suoi amici artisti in transito nella capitale francese di esprimere il più nobile dei sentimenti, ciascuno attraverso la propria lingua o un dialetto che conosceva bene. Un successo tale che, ad oggi, l’opera conta ben 311 declinazioni della parola Ti amo (o affini, ad esempio in italiano è possibile trovare anche “ti voglio bene”), ovvero più o meno tutti gli idiomi dei 192 stati membri dell’Onu. Disposti su un’istallazione composta da 612 piastrelle blu, grandi 21x29cm, tutti i ”Ti Amo” del mondo sono riportati in bianco.
“In un mondo marchiato dalla violenza, dominato dall’individualismo, i muri, come le frontiere, hanno generalmente per funzione di dividere, di separare i popoli, di proteggersi dall’altro. Il Muro dei Ti amo è, al contrario, un tratto d’unione, un luogo di riconciliazione, uno specchio che riflette una immagine d’amore e di pace”, queste le parole con cui l’artista e padre del Muro dei Ti amo ha voluto inaugurare l’opera. E non ci sembra il caso di aggiungere altro.