Parigi da scoprire: viaggio insolito sulle tracce della vera Statua della Libertà. Proprio così. Il simbolo dell’indipendenza americana, in realtà, è “made in Paris”. Uno choc, capirete bene, per i milioni di turisti, specie quelli americani, che ogni anno mettono piede a Parigi e vengono informati seduta stante di questa curiosa circostanza legata al più rappresentativo monumento americano.
Da queste parti, però, la notizia ormai non sorprende più nessuno. Tutti conoscono la storia, e sanno benissimo che la Statua della Libertà che troneggia a Liberty-Island dal lontano 1886, non è in realtà che un gentile omaggio dell’impero francese agli Stati Uniti d’America, donato loro in occasione del centenario dell’indipendenza. Cosa poter regalare a un così giovane stato, devono essersi chiesti i francesi, se non il bene più prezioso della nostra vecchia democrazia? Ecco allora dove nasce l’idea della “Libertà”. Già, ma che forma darle? A rispondere a questa domanda fu Auguste Bartholdi, lo scultore e ideatore francese che decise per una statua dalla forma di dama e recante, in una mano, la costituzione e, nell’altra, una fiamma perennemente ardente.
Una immagine molto apprezzata dai parigini del XIX Secolo che hanno potuto godere le tappe evolutive della realizzazione della Statua, fino ai suoi 46 metri d’altezza, da una posizione privilegiata. Ovvero dai vicoli del 17e Arrondissement, dove in rue de Chazelles, sede dei vecchi atelier Gaget-Gauthier, stava avendo inizio la favola di uno dei monumenti più famosi del mondo e dove ha inizio il nostro viaggio insolito sulle tracce della vera Statua della Lbertà.
Già perché, una volta partita l’originale e unica Statua della Libertà, e visto il successo che stava riscuotendo dall’altra parte dell’Oceano, i parigini devono essersi detti che forse era il caso di realizzarne una copia, solo un po’ più minuta, eretta tuttavia a immagine e somiglianza della sua sorella gemella naturalizzata americana.
Un’opera ancora oggi presente a Parigi, direzione Île aux Cygnes, altezza Pont de Grenelle. Questo punto di approdo delle grandi crociere sulla Senna è infatti divenuta la zona che ospita la più famosa Statua della Libertà dopo l’originale. “Appena” 30 i metri di altezza che la separano dalla sorella gemella. Inaugurata nel 1889, ovvero tre anni dopo la realizzazione dell’originale, questa statua si staglia quasi ai piedi della Tour Eiffel donando uno spettacolare colpo d’occhio a chiunque passi da quelle parti. Non a caso, quella della Statua della Libertà versione parigina è una delle tappe preferite dagli ospiti che scelgono di visitare Parigi seguendo i passi delle nostre guide italiane.
Questo viaggio insolito sulle tracce della vera Statua della Libertà potrebbe continuare a lungo. Cinque sono in fatti le riproduzioni, fedeli all’originale, realizzate nel corso degli anni e ancora oggi presenti a Parigi. Un’altra di queste è quella conservata dal 2012 al Musée d’Orsay. Alta appena 2,85m, questa miniatura della Statua della Libertà è stata realizzata perché fosse conservata all’interno del Palazzo del Lussemburgo, oggi sede del Senato francese e, successivamente, all’interno del Jardin du Luxembourg, appena fuori l’istituzione nazionale. Prima del suo trasferimento al d’Orsay.
Altre due versioni, una in bronzo e una in stucco, sono invece quelle conservate al museo delle Arti e dei Mestieri, in pieno centro a Parigi. Ma si tratta, ad onor del vero, dei calchi utilizzati dallo stesso Auguste Bartholdi per realizzare parti della versione parigina della Statua della Libertà newyorkese.
Una copia della copia, insomma. Ma sempre meglio che arrivare fino a New York per vederla.