giovedì, Novembre 21

In occasione del centenario della sua nascita, che cade proprio nel 2015, Parigi celebra una delle sue voci-simbolo: quella leggendaria di Édith Giovanna Gassion. O, se preferite, Édith Piaf.

Lo farà attraverso una grande esposizione, inaugurata alla Biblioteca Nazionale di Francia François Mitterand lo scorso 14 aprile, nella quale sarà possibile cogliere tutte le infinite sfumature di un personaggio iconico della canzone internazionale, e capire di più sul clima che si respirava a Parigi nella prima metà del secolo scorso.

Mettendo insieme centinaia di documenti di ogni natura – audio, immagini e scritti – che evocano il suo destino di cantante di strada divenuta prima idolo popolare e poi mito a livello internazionale, l’esposizione permette di far rivivere in poche ore tutta l’emozione e le infinite vibrazioni di una delle più eclettiche, controverse e fragili voci della storia della musica francese.

Aperta fino al prossimo 23 agosto, in questa esposizione il visitatore ritroverà i volti e i momenti più importanti della vita e della carriera della “mome” Piaf, cercando di mostrare in che modo la figlia di un saltimbanco di Belleville, quartiere ultrapopolare di Parigi, è diventata l’emblema del popolo. E per quale “miracolo” continua ancora oggi ad essere un simbolo non soltanto della musica ma anche di quella libertà che alberga nel cuore di molti francesi.

Non mancheranno esperimenti divertenti di interazione tra il pubblico e la cantante, o quel che di più caro ci resta di lei come la sua musica, come la sezione della mostra dedicata al karaoke dove ogni visitatore potrà cimentarsi con le più celebri canzoni di Edith Piaf e tornarsene a casa con una clip audio da far ascoltare ai suoi amici. Sempre che la faccenda non lo imbarazzi oltre misura, si capisce.

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