Sinceramente una delle più acclamate attrattive di Parigi, ha deluso il mio, forse, ingenuo occhio da turista alle prime armi.
Di certo rimane una delle opere più conosciute a livello di progettazione architettonica e ingegneristica, che vede affermarsi uno dei progettisti più alla moda degli ultimi 30 anni, il nostro Renzo Piano.
Nel 1970, infatti, si bandì un concorso internazionale per la costruzione di un centro per la cultura nel cuore di Parigi, con l’intento di proporre la cultura in un modo meno istituzionale del solito. Il concorso fu vinto da due giovani architetti, un italiano, Renzo Piano ed un inglese, Richard Rogers. L’intento dei due è quello di realizzare una “gioiosa macchina urbana […] una creatura che potrebbe essere uscita da un libro di Jules Verne, oppure un’improbabile nave in carenaggio.” (R.Piano).
Il Centro Georges Pompidou, che espone e promuove l’arte moderna e contemporanea, è uno tra i luoghi più visitati di Parigi. Costruito tra il 1972 e il 1977 con un design alquanto bizzarro, il centro ha ultimamente cominciato a mostrare i segni del tempo, tanto che si è dovuti provvedere al restauro della facciata e alla temporanea chiusura di alcuni settori. Il centro comprende numerose gallerie (alcune particolarmente belle e ricche di pezzi di valore) e una biblioteca a ingresso libero, disposta su tre piani e dotata di più di 2000 periodici, tra cui giornali in lingua inglese e riviste provenienti da ogni parte del mondo.
La zona dove è dislocato il Centre Pompidou, è comunque una zona centrale e a piedi potete arrivare tranquillamente al Louvre e Notre Dame, per darvi un’ idea. Quindi ci passerete davanti sicuramente e a quel punto vale la pena farci un salto.